L’incidenza delle lesioni legamentose del ginocchio, conseguenza di attività sportive, ha stimolato l’interesse nel processo di guarigione dei legamenti.
L’esperienza clinica ha mostrato che un singolo LCM lacerato del ginocchio può guarire con terapia incruenta, mentre questo non è solitamente possibile per una lacerazione del LCA. Un’insufficienza del LCA può comportare un’instabilità cronica del ginocchio, con una lesione di II grado ad altre strutture dei tessuti molli e in ultima istanza un’osteoartrosi progressiva.
La ricostruzione chirurgica primaria del LCA non ha avuto successo; pertanto, si esegue di solito una ricostruzione utilizzando degli impianti sostitutivi, per ristabilire la stabilità del ginocchio.
Vi sono numerosi fattori che influenzano la risposta di guarigione di un legamento leso. Questi comprendono la sede e la gravità della lesione, vari fattori intrinseci (ad es., circolazione ed infezioni), il tipo di trattamento e il grado di mobilizzazione dopo il trauma.
Fattori intrinseci
Anche una serie di fattori intrinseci può contribuire alla risposta di guarigione del legamento leso. Qualunque malattia che interessi l’omeostasi endocrina o metabolica può condizionare la guarigione dei legamenti. La guarigione dei legamenti può anche essere condizionata da condizioni locali, come una circolazione difettosa o un’infezione, che ostacolano la proliferazione delle cellule, prolungando in tal modo la fase infiammatoria della guarigione.
LESIONI DEI LEGAMENTI CROCIATI
I legamenti crociati, anteriore e posteriore, alloggiati all’interno del ginocchio sono tesi tra il femore e la tibia incrociandosi l’un con l’altro; la funzione biomeccanica è di stabilizzare reciprocamente durante il movimento l’articolazione del ginocchio.
Come per i menischi un’anomala energia impressa ai legamenti da movimenti abnormi può causarne una distensione tale da provocarne la rottura parziale o totale.
La sintomatologia è simile a quella della rottura meniscale; raramente vi è la rottura di entrambi i legamenti ed è da sottolineare che le lesioni del legamento crociato posteriore sono significativamente meno frequenti rispetto a quelle del legamento crociato anteriore (circa il 10% di tutte le lesioni legamentose) e possono essere isolate, in seguito a traumi diretti sulla tibia, tipico è il meccanismo da trauma contro il cruscotto dell’auto in seguito ad incidente stradale, o a traumi in flessione del ginocchio o associate a lesioni di altre strutture legamentose che possono verificarsi in traumi distorsivi.
Una lesione al LCP può verificarsi negli sport di contatto come il wrestling e il football americano, quando colpendo la gamba di un avversario si spinge la tibia all’indietro.
Il grado di lesione e d’instabilità guida la scelta terapeutica. Nelle lesioni complete l’unica soluzione è l’intervento di plastica legamentosa, ovvero della ricostruzione del legamento rotto utilizzando dei segmenti tendinei.
LESIONI DEI LEGAMENTI MEDIALI E COLLATERALI
Oltre ai legamenti crociati le lesioni possono interessare altri due legamenti assai importanti per la stabilità del ginocchio: Il legamento collaterale mediale e collaterale laterale.
Tra i due il più frequentemente interessato da lesioni acute è il collaterale mediale che nella maggior parte dei casi subisce lesioni parziali che ben riparano con un’adeguata immobilizzazione. Altre volte invece la lesione è così profonda che l’unica soluzione è l’intervento chirurgico per riparare e il legamento rotto.
LESIONI COMPLESSE DEL GINOCCHIO
Nei casi più gravi le lesioni vengono definite complesse quando due o più strutture articolari vengono coinvolte (p.e. rottura meniscale e lesione legamentosa sia del crociato anteriore che del collaterale mediale); la soluzione chirurgica diviene indispensabile per restituire stabilità al ginocchio, ma è evidente che vi saranno evidenti postumi del trauma subito ed i tempi di recupero risulteranno assai lunghi.
La c.d. “triade infausta”, ovvero rottura dei legamenti collaterale tibiale e crociato anteriore
con lesione del menisco mediale.